Bollette e prescrizione: vediamoci chiaro..
Ebbene si: anche le bollette possono andare in prescrizione!
Che significa? Vi ricordate di quella bolletta dimenticata per la quale sono ormai trascorsi 5 anni? Ecco, non dovete pagarla.. perchè? Il debito è decaduto.
Per prescrizione secondo l’Art. 2934 del Codice Civile si vuole intendere: “Quando il titolare non esercita per il tempo determinato dalla legge un diritto, questo si estingue per prescrizione.”
Ma vediamo più da vicino come funziona, quali sono i tempi e le modalità.
Come dicevamo, scaduto un certo termine, possiamo non pagare più le bollette, ma attenzione: la conditio sine qua non, è che non siano intercorsi atti interruttivi della prescrizione (solleciti, diffide e intimazioni varie).
Il timing: con la conferma della Legge di Bilancio 2020, i 5 anni di tempo vengono sforbiciati e diventano 2, è dunque importantissimo vagliare le date, perchè la suddetta modifica dei termini di prescrizione, vale solo per le bollette successive al 1° marzo 2018!
Osserviamo nel dettaglio le diverse tipologie di bollette, per servizi:
Luce: nel 2023, a seconda delle date di scadenza, si prescrivono le bollette scadute nel 2021 e nel 2018.
In buona sostanza, possiamo attenerci a questo criterio: la prescrizione, è determinata dalla data di scadenza; le bollette per le utenze elettriche 2023, per esempio, scadranno nel 2025.
Gas: partendo dal 1° gennaio 2019 inizia la prescrizione biennale, ciò comporta che con l’inizio del 2023, si sono prescritte quelle scadute nel 2018 e nel corso dell’anno, a seconda della data, si prescriveranno quelle scadute nel 2021 (per le bollette del gas scadute nel 2023 bisogna invece attendere il 2025 ai fini della prescrizione).
Acqua: in questo caso è valida la riduzione dei due anni, ma solo per quelle emesse dal 2 febbraio 2020 in poi.
E le utenze telefoniche? Qui nulla varia, il termine di prescrizione è rimasto invariato a 5 anni.
Perciò: in caso di solleciti di pagamento dopo i 5 anni.. chiamate Assoconfam!