a cura di Redazione
Come Associazione che tutela Famiglie e Consumatori da più di venti anni, abbiamo il dovere di informare tutti i nostri soci su una delle truffe che tiene banco da molti anni ed è in grado di rinnovarsi e diventare sempre più sofisticata e… credibile!
Parliamo della truffa del “pacco in giacenza”.
Come funziona?
Si riceve una mail o un SMS nel quale veniamo informati e sollecitati a ritirare un pacco misterioso a noi destinato e attualmente in giacenza.
La grafica davvero perfetta, il concept curato in ogni dettaglio, il dominio su http, ci inducono a non sospettare e clicchiamo su “sblocca la spedizione”.
A quel punto, si susseguono diversi passaggi davvero molto ben congegnati e somministrati con diabolica maestria – perché a differenza degli altri tranelli online dove ci chiedono immediatamente il denaro e le nostre informazioni – in questo caso si procede per gradi, tutti piuttosto verosimili, rendendo sempre più plausibile e innocuo quello che sta accadendo.
Procedendo però, al termine degli step, arriva il fatidico “momento phishing”: ci troveremo davanti una richiesta di pagamento di poco superiore a un euro.
Fornendo la nostra carta, indispensabile per svincolare la spedizione, si chiude la truffa e cadiamo nella trappola.
Infatti ci verranno addebitati pagamenti settimanali o mensili, con importi decisamente più impegnativi dell’euro iniziale, parliamo di pagamenti che potranno anche superare i 50 euro mensili!
Ecco servita la truffa del “pacco in giacenza”.
Dunque, se avete ricevuto questa mail o questo SMS, diffidate.
Se invece siete stati tratti in inganno, denunciate immediatamente alla Polizia Postale l’accaduto!
Per richieste di aiuto, suggerimenti o consigli, rivolgetevi ad Assoconfam: la nostra sede Nazionale e Regionale si trova in via dei Gladioli n 5/7 – 00172 – Roma – Potete chiamarci allo 06 70161221 o al 3887238834 oppure scriverci a info@assoconfam.it
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