A causa della scarsità di riserve di alcuni paesi europei e alle tensioni geopolitiche che vedono scontrarsi Europa e Russia, il 2022 vedrà un sensibile aumento delle bollette di gas e luce. I dati di Confcommercio prevedono, infatti, una crescita annuale di + 426 euro a famiglia e + 40% per il settore del terziario rispetto allo scorso anno. A quest’ultimo appartengono alberghi, pubblici servizi, comunicazioni, credito, assicurazioni, servizi domestici, consulenze, trasporti e servizi di impresa; facile immaginare che l’aumento dei costi per le imprese impatterà in modo rilevante anche sull’economia familiare dei cittadini-utenti, i quali si troveranno a pagare di più, non una ma ben due volte, riducendo, già dai prossimi mesi, il reddito reale delle famiglie e la loro capacità di spesa.
L’esecutivo sta vagliando tutte le ipotesi per contenere l’effetto di un aumento che alimenterebbe il grave disagio economico che stanno vivendo migliaia di famiglie, già colpite dagli effetti del covid19.
Intanto, il governo è già corso ai ripari. Infatti il Governo Draghi ha presentato un emendamento in Senato che ha portato a 3,8 miliardi i fondi stanziati per calmierare i prezzi dell’energia e che – per le fatture energetiche che saranno emesse tra gennaio ed aprile 2022 – prevede la possibilità di richiedere la rateizzazione fino a 10 rate per le famiglie e le piccole imprese che hanno una fornitura di elettricità non superiore a 16,5 kilowatt. Per quanto riguarda, in particolare, le imprese che hanno clienti domestici inadempienti, queste ultime saranno tenute a proporre un piano di rateizzazione senza interessi. Le modalità di versamento degli anticipi alle imprese fornitrici verranno definite da ARERA, l’Autorità di regolazione per energia, reti e ambienti. Occorre, tuttavia, sottolineare che ARERA già prevedeva la possibilità di rateizzare la bolletta per i clienti con un contratto a condizioni regolate dall’Autorità (maggior tutela) secondo le seguenti modalità: “deve essere richiesta al venditore entro i 10 giorni successivi alla scadenza di pagamento della bolletta. Se si presenta la richiesta in ritardo è facoltà del venditore concedere la rateizzazione, ma non è un diritto del cliente ottenerla. La rateizzazione non è obbligatoria per importi inferiori a 50 €”.