Nella legge di conversione del decreto di Agosto non c’è traccia di una proroga della moratoria dei finanziamenti per credito al consumo.
I consumatori che hanno acceso un prestito con una società finanziaria dal’1Ottobre 2020 devono riprendere a pagare e non possono sospendere le rate.
Le tre associazioni di consumatori segnalano la differenza di trattamento tra debitori che hanno contratto un mutuo o un prestito con una banca e chi li ha in essere in essere con una finanziaria.
«Purtroppo – dice la responsabile del settore bancario/postale/assicurativo di ASSOCONFAM, Avv. Maria Stella Anastasi – solo chi ha stipulato un contratto di finanziamento chirografario a rimborso rateale (ad esempio i prestiti personali o finalizzati) con una banca può usufruire della sospensione della quota capitale del finanziamento per 12 mesi in virtù di un Protocollo siglato nell’aprile scorso da ABI (Associazione Bancaria Italiana) con le Associazioni dei Consumatori».
Per tutti coloro che il finanziamento l’hanno stipulato con una società finanziaria, invece la moratoria è terminata il 30 settembre scorso e dal’1ottobre 2020 anche chi ha perduto il lavoro si vede costretto a riprendere i pagamenti e se non ha le risorse per farlo verrà segnalato come “cattivo pagatore”.
La conseguenza è che i consumatori e le famiglie si troveranno nell’impossibilità di richiedere ulteriori prestiti, oppure subiranno il pignoramento dei propri beni, anche della propria casa, dell’auto ecc.
«Ci troviamo ad affrontare un quadro sempre più allarmante – affermano AECI, ASSOCONFAM e KONSUMER Italia – perché senza un provvedimento legislativo le finanziarie non accolgono ulteriori richieste di sospensione delle rate».
Secondo un’indagine della Banca D’Italia da aprile a fine settembre le famiglie in difficoltà sono state 541 mila e grazie alle moratorie Abi e Assofin, sono riuscite a sospendere le rate di prestiti personali e finalizzati fino a 12 mesi.
AECI, ASSOCONFAM e KONSUMER Italia Chiedono a grande voce un incisivo ed urgente intervento del Governo per sostenere tutte le famiglie in difficoltà, attraverso l’inserimento di un emendamento alla legge di Bilancio 2021, che preveda una proroga della moratoria anche per il credito al consumo escluso dagli ultimi decreti ristori.