Diritto di Recesso e garanzia sugli acquisti

Per gli acquisti online, acquisti a distanza e fuori dai locali commerciali, è prevista la possibilità di recedere dal proprio acquisto senza alcun costo, ENTRO 14 GIORNI di calendario dalla conclusione del contratto per i contratti di servizi e dal momento della acquisizione fisica del possesso dei beni. Per comunicare la decisione di esercitare il diritto di recesso, il consumatore può utilizzare il modulo tipo di recesso che gli era stato consegnato oppure presentare una qualsiasi altra dichiarazione scritta. Da evitare le comunicazioni per mezzo telefono, di cui non si può tenere traccia.

ATTENZIONE! Se il professionista non fornisce al consumatore le informazioni sul diritto di recesso, il termine per esercitare il diritto di recesso scade 12 mesi dopo la fine del periodo di recesso iniziale. Se il professionista fornisce queste informazioni entro 12 mesi dalla conclusione del contratto, il periodo di recesso termina 14 giorni dopo il giorno in cui il consumatore riceve le informazioni.

Il diritto di recesso è escluso per alcune tipologie di contratto:

  • Trasporti, noleggi auto e similari;
  • Attività ludiche o similari che devono essere svolte in un determinato periodo;
  • Beni prossimi alla scadenza;
  • Beni confezionati su misura;
  • Beni sigillati che non possono essere restituiti per motivi igienici

Se il consumatore recede dal contratto deve restituire il bene entro 14 giorni dalla comunicazione del recesso e deve sostenere della restituzione, a meno che il professionista non abbia offerto di farsi carico del ritiro. 

CURIOSITA’:

Nei negozi fisici non esiste il diritto di recesso. La possibilità di cambiare il bene dopo che lo si è acquistato è lasciata alla discrezionalità del negoziante, a meno che il prodotto non sia danneggiato o non conforme (artt. 130 e ss. d.lgs. 6 settembre 2005, n. 206, Codice del Consumo).

Nel caso in cui il bene riveli dei vizi, per il negoziante vi è l’obbligo di ripararlo e laddove risulti impossibile, il negoziante è obbligato a ridurre il prezzo o a risarcire il compratore per intero.

Nel caso sopra citato, il compratore deve far presente al venditore del problema entro e non oltre 2 mesi dall’acquisto.

PAGAMENTI ONLINE: IL CASO PAYPAL. UN AIUTO PER I CONSUMATORI

Dallo scorso 16 dicembre Paypal ha introdotto il pagamento di una tariffa a carico del venditore qualora il consumatore apra un reclamo. Si tratta di una novità importantissima, che va a favore del consumatore in tutto e per tutto, che porterà (o almeno così è auspicabile) ad una riduzione delle truffe da parte dei venditori, che saranno costretti a pagare una certa quota in caso di contestazione da parte dell’acquirente.

Quando si acquista un bene e si paga attraverso Paypal, l’acquirente può aprire una contestazione  su un prodotto che ha acquistato, se il bene è notevolmente difforme dalla descrizione che compare sul sito, oppure non è stato consegnato.

A questo punto può succedere che:

  • La contestazione sia risolta direttamente tra venditore ed acquirente.
  • La contestazione non si risolve ed il consumatore puoi convertire la contestazione in reclamo entro 20 giorni dalla data di apertura della contestazione. Paypal Esaminerà la pratica e deciderà l’esito sulla base delle prove raccolte dal consumatore e dal venditore.

    Attenzione, se la contestazione non viene convertita in ricorso entro 20 giorni, la pratica verrà chiusa automaticamente il 21° giorno e il denaro verrà sbloccato per il venditore. La pratica chiusa non può essere riaperta.

LA DURATA DELLA GARANZIA SU UN BENE ACQUISTATO

Chi compra un elettrodomestico è un consumatore, perché ha acquistano un bene o un servizio non nell’ambito della propria attività lavorativa, ma per i propri interessi privati o familiari. La garanzia prevista dal codice del consumo è di due anni e riguarda tutti i difetti di produzione. E’ Necessario denunciare i vizi entro 60 giorni al venditore, con lettera raccomandata, pec, o email.

Esiste la possibilità di attivare un’estensione della garanzia che si aggiunge ai 2 anni previsti per legge e che proroga la garanzia da un minimo di 6 mesi ad un massimo di 2 mesi.

Conviene quindi attivare un’estensione della garanzia? Cosa può prevedere questa garanzia? La garanzia attribuisce  al consumatore innanzitutto la scelta tra una di queste due soluzioni:

  • chiedere la riparazione della merce;
  • oppure chiedere la sostituzione del prodotto viziato con uno funzionante.

Se tali soluzioni non dovessero essere possibili (perché la riparazione sarebbe non troppo economica o perché non ci sono più in commercio oggetti simili), l’acquirente potrà optare per una di queste due alternative:

  • chiedere la risoluzione del contratto ossia la restituzione dell’intero prezzo versato, dietro il rilascio del bene comprato;
  • chiedere la riduzione del prezzo di vendita, trattenendo l’oggetto; in tal caso, riceverà una parziale restituzione dei soldi versati.

Occorre tenere presente che ogni produttore applica le proprie condizioni di garanzia e quindi prima di sottoscrivere, si consiglia di leggere bene quali sono le coperture proposte dalla polizza.

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“Promozione di scelte di consumo consapevole, nel rispetto del principio di precauzione e dei processi produttivi etici e sostenibili” – Piano di attività annuale 2020, approvato con DGR n. 726 del 20 ottobre 2020


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