La nuova ondata di covid-19, sta mettendo a dura prova cittadini ed istituzioni private e pubbliche: linee guida che si contraddicono, istituzioni sanitarie sature, la continua impennata della curva epidemica, il propagarsi di notizie e di affermazioni di ogni genere da parte di politici e medici.
Le notizie diffuse a mezzo stampa di questi giorni circa le nuove misure di contenimento dell’epidemia ci preoccupano molto. Sentiamo parlare di confinamento degli over ’70, chiusura delle scuole, coprifuoco e riduzione degli orari di apertura degli esercizi commerciali.
Siamo consapevoli che le decisioni da prendere non sono semplici e sicuramente non possono essere prese per accontentare qualcuno e qualche categoria.
Chiediamo fermamente al Governo che nel prendere le decisioni necessarie a proteggere i cittadini dal coronavirus e a tentare di arginare la sua diffusione, tenga presente dei seguenti suggerimenti:
- Si ascolti la scienza con le sue istituzioni. Il CTS ha da sempre avuto un ruolo chiave nella gestione della pandemia e come si è visto nella prima parte ha individuato con chiarezza le linee che andavano seguite;
- Si definiscano delle regole chiare e univoche per tutto il territorio con una differenziazione che faccia riferimento all’indice RT nelle diverse regioni;
- Si cerchi finché possibile di tenere aperti gli istituti scolastici in particolare asili, elementari e medie, questo per permettere ai bambini di crescere nel miglior contesto sociale possibile e alle famiglie di non trovarsi schiacciate dal peso della gestione dei figli h24 senza la scuola;
- Si eviti di creare categorie di cittadini “da scartare”.
Troviamo abberrante e vergognoso selezionare gli anziani come categoria non
produttiva e quindi pensare di sacrificarli, relegandoli nelle loro case. Se
veramente si vuole fermare il virus è necessario agire su chi provoca
assembramenti! Ad esempio:
- Aumentando i controlli per fare rispettare le regole: è indispensabile che le regole non siano affidate al buon senso ma siano verificate. Questo permette di evitare ciò che è successo nei giorni scorsi dove con trucchi più o meno legali si sono visti festini di ogni tipo e in ogni dove;
- definire con chiarezza le regole dell’utilizzo dei mezzi pubblici riducendone la portata al 50% e utilizzando i mezzi fermi sia privati che delle forze armate, in particolare nelle grandi città;
Impariamo da ciò che non ha funzionato negli altri paesi europei e si trovi una strategia comune europea.
Siamo convinti che solo una voce unica, decisa e autorevole, frutto della sintesi delle diverse anime del paese possa portare a vivere questo momento di estrema difficoltà sanitaria, sociale e psicologica nel migliore dei modi.
Solo anticipando la corsa del virus si possono avere chance di fermarlo!
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