Negli ultimi giorni si è sentito molto parlare di una proposta che ha lasciato dubbi e perplessità nelle famiglie italiane: le scuole saranno mantenute aperte d’estate, per attività ricreative e ripasso, con adesione su base volontaria per alunni e docenti.
Gli obiettivi a cui punta il MIUR per il periodo estivo sono:
- potenziare l’apprendimento;
- rafforzare la socialità tra gli studenti (che negli ultimi due anni di pandemia ha subito una forte crisi causata soprattutto dalla DAD);
- rinforzare l’apprendimento delle lingue straniere;
- stimolare le menti degli studenti attraverso la musica, lo sport (di cui si sente molto la mancanza) e la digitalizzazione.
Questo nuovo progetto coinvolgerà gli studenti che vorranno partecipare in attività educative sul rispetto dell’ambiente ed alla cittadinanza e saranno fatte in luoghi aperti.
Il Piano per l’estate è stato messo a punto dal Ministero dell’Istruzione con l’obiettivo, di «utilizzare i mesi estivi per costruire un ponte verso il prossimo anno scolastico, attraverso un’offerta che rappresenta una risposta alle difficoltà emerse nel periodo della pandemia, ma che intende anche valorizzare le buone pratiche e le esperienze innovative nate proprio durante l’emergenza. Le attività saranno complementari e integrate con quelle organizzate dagli Enti locali. Le risorse saranno dedicate soprattutto alle aree più fragili del Paese, in particolare del Sud».
Le fasi della scuola d’estate. Il mese di giugno, è mirato:
- Al potenziamento dell’apprendimento attraverso attività di laboratorio.
- Scuola all’aperto e studio di gruppo, con collaborazione esterne o col terzo settore.
Nei mesi di luglio e agosto:
Il piano si concentra sul recupero della socialità. Si aggiungeranno, dunque, attività e laboratori di educazione motoria e gioco didattico, canto, musica, arte, scrittura creativa, educazione alla cittadinanza e alla sostenibilità, potenziamento della lingua italiana e della scrittura, potenziamento delle competenze scientifiche e digitali (coding, media education, robotica).
La terza fase, a settembre:
Sarà di accoglienza fino alla partenza del nuovo anno scolastico.
Le scuole programmeranno le attività all’interno degli organi collegiali e informeranno le famiglie. La partecipazione da parte di studentesse e studenti sarà su base volontaria. Le attività si svolgeranno nel rispetto delle misure di sicurezza anti-Covid.