Il 19 marzo scorso è stato siglato da Confintesa, Confintesa Smart, Konsumer Italia, A.E.C.I, Assoconfam e Casa dei Diritti un Contratto Collettivo Nazionale di Lavoro per il Terzo Settore.
Con la sottoscrizione del contratto, che verrà depositato al Ministero del Lavoro, tramite la pubblicazione al Cnel, Confintesa, e le associazioni Konsumer Italia, A.E.C.I., Assoconfam, e la Casa dei diritti, procederanno alla costituzione dell’Ente Bilaterale di settore, al quale saranno affidati i compiti di definizione e gestione degli interventi a favore dei lavoratori e degli imprenditori.
Un contratto che colma il vuoto che fino a oggi ha costretto i responsabili del settore ad applicare contratti di altri comparti – in particolare commercio, studi professionali o artigianato – che poco si adattano a un settore di altissime competenze e professionalità specifiche, per le quali è necessario un corretto inquadramento delle attività dei lavoratori.
La stipula del Contratto apre un nuovo periodo di regole chiare e competenze verificate, sia da parte datoriale, che da parte dei lavoratori. Inoltre con questo Contratto Collettivo viene limitato l’utilizzo dei contratti a termine e vengono aggiunti diritti e tutele per i lavoratori, dando le prime importanti risposte a quanti ogni giorno erogano importanti servizi per la comunità.
Alfredo Magnifico Segretario Generale di Confintesa Smart ha dichiarato: “Il nuovo contratto definisce dettagliatamente, anche se in termini esemplificativi, tutte le attività formative ed operative del settore” e ha aggiunto “nell’immediato futuro sarà profuso un impegno comune per la produzione di norme riconosciute e di certificazione con valore cogente per valorizzare le professionalità del Terzo Settore”.
Pino Bendandi, Presidente di Assoconfam Nazionale commenta: “Il non profit in Italia è un settore indispensabile, costituito da una miriade di organizzazioni che lavorano, a vario titolo, per il bene comune. Un mondo in continua evoluzione che interviene a supporto e, spesso supplisce alle istituzioni rispondendo ai bisogni delle persone soprattutto quelle più fragili. Un mondo che si trasforma in parallelo con la società e per la società. E’ imprescindibile quindi che l’ambiente di lavoro sia improntato non solo alla tutela della dignità ed inviolabilità della persona, ma anche e soprattutto alla correttezza dei rapporti interpersonali, alla prevenzione e protezione in tema di ambiente, salute e sicurezza sul lavoro”.